PLANTARE LO STATO DELL'ARTE


Il nome plantare deriva dalla struttura anatomica dove agisce, cioè la pianta del piede; il plantare è un dispositivo medico ortopedico atto a correggere, modificare la distribuzione e la pressione che i rapporti articolari del piede esercitano sulla pianta, per ottenere un riequilibrio morfo strutturale dell’arto durante la fase di appoggio e propulsione sia in fase statica che dinamica.


Dopo aver valutato attentamente il piede del paziente e in base alla prescrizione medica si crea un progetto costruttivo atto a modificare gli appoggi della base del piede; di fatto il presidio medico diventa un pezzo unico fatto a “FORMA D’ARTE”. Non potrà mai esistere un altro plantare su misura uguale ad un altro.


Le varianti che determinano la scelta dei materiali e delle modalità costruttive sono molteplici: età, sesso, peso, attività predominante, tipologia di calzature in uso.

Esistono plantari costruiti con moltissime tipologie di materiale, termoformabili, in silicone, in cuoio e sughero, in lattice, in carbonio, ecc, ecc. ed ogniuna di queste conformazioni ha delle particolarità che li contraddistingue. Per eseguire un plantare su misura ci sono molteplici metodologie e procedure di rilevamento dell’impronta per poi procedere alla costruzione del plantare.

Tali procedure si possono riassumenre nei seguenti punti:

• Matita o penna su foglio bianco per rilevare la sagoma del piede
• Matita o penna su carta podografica o carta carbone per mettere in evidenza l’impronta del piede
• Schiuma fenolica o di lievitazione con l’utilizzo di materiali espansi dove viene appoggiato il piede per ricavarne un calco per poi procedere alle successive lavorazioni
• Mediante calco in gesso effettuato con benda gessata per replicare la forma esatta del piede e dove dare al calco alcune correzioni sul retropiede e avanpiede
• Mediante materiale plastico inserito in apposite calzature da uomo e donna al fine di rilevarne un’impronta dinamica
• Tramite pedana computerizzata per rilevare sia in fase statica che dinamica le pressioni della pianta del piede
• Tramite un’impronta computerizzata collegata ad un cad-cam che attraverso l’acquisizione di più impronte sequenziali che vengono mediate fra loro è in grado di costruire un calco pressorio personalizzato
• Tramite un’impronta computerizzata collegata ad una soletta con molteplici sensori ricettivi che viene inserita nella abituale calzatura in uso del paziente e che viene fatto deambulare su varie tipologie di terreno (salita, discesa, scale, terreni scoscesi, ecc, ecc,). Le differenti tipologie di dati visualizzati aiutano a stabilire i picchi di carico e le varie correzioni che bisogna apportare al plantare.


La consegna del plantare deve essere eseguita al paziente utilizzando calzature adatte alla contenizione dello stesso.
E’ da tener presente che malgrado tutte le cure utilizzate nella costruzione del plantare, può accadere che nei primi giorni di utilizzo l’utente abbia alcune minime difficoltà o risenta di certi dolori che necessitano di alcune messe a punto.


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Il tempo minimo di utilizzazione dei plantari prima della loro sostituzione è di un anno per l’adulto e l’addolescente e di sei mesi per bambini e ragazzi fino ai 16 anni, eccetto tutti quei casi di deterioramento accidentale o anomalo dovuto a una variazione fisiologico o patologica, da un male utilizzo o manutenzione, o causato da particolari condizioni d’esercizio professionale.